Impianti dentali: per ogni paziente una soluzione
L’implantologia dentale è una branca dell’odontoiatria che ha lo scopo di sostituire con impianti dentali di alta qualità i denti persi. Il chirurgo implantologo può avvalersi di diverse tecniche e metodologie a seconda delle esigenze del paziente. Andiamo a vedere quali sono le tipologie di impianto dentale e in che tipologia di pazienti sono indicate.
Implantologia a carico immediato
L’implantologia a carico immediato si riferisce all’inserimento di un impianto dentale completo di corona provvisoria fissa in appena 24-48 ore. In questo modo avviene la reintegrazione del dente perso posizionando una protesi provvisoria, ripristinando le normali funzioni masticatorie del paziente e permettendogli di tornare alla vita normale in pochi giorni. Dopo il periodo di osteointegrazione, la protesi provvisoria fissa verrà sostituita con quella definitiva.
Gli impianti dentali non sono tutti uguali e il successo, l’estetica e la funzionalità del dente impiantato dipendono anche dalla bravura del chirurgo che esegue l’operazione.
[Quasi tutti i pazienti possono sottoporsi ad un intervento di implantologia a carico immediato, ma per eseguire queste operazioni complesse è richiesto uno staff specifico e qualificato, e uno studio dotato di particolari tecnologie.
Non sono richieste particolari caratteristiche per procedere con l’impianto a carico immediato, tuttavia le persone con ossa mascellari molto atrofizzate o scarse devono prima sottoporsi al reintegro osseo con innesti di materiale biocompatibile.
Anche chi soffre di bruxismo (digrignamento dei denti durante il giorno o la notte) deve prima risolvere il problema. I micromovimenti dati da questa condizione non permetterebbero la corretta guarigione dell’impianto.
Implantologia dentale in 2 fasi
Si tratta di una tipologia di intervento più lunga in cui nella prima fase si inserisce l’impianto, per poi attendere la sua integrazione con l’osso.
In genere questo processo, definito osteointegrazione, richiede dai 3 ai 6 mesi, prima che si possa procedere con la seconda fase del trattamento: viene avvitato il moncone sull’impianto, su cui poi si cementa la corona definitiva.
A chi sono adatti gli impianti dentali?
Dopo aver visto le caratteristiche generali di un’operazione di implantologia dentale, è naturale chiedersi quali siano le condizioni in cui è opportuno sottoporsi ad un intervento di inserimento di impianti dentali.
Qui di seguito un elenco.
- A chi manca un dente solo: se bisogna sostituire un singolo dente, l’impianto dentale prende il suo posto, conservando i denti adiacenti tramite l’inserimento di una protesi singola.
- A chi manca qualche dente: in questo caso si possono sostituire i denti mancanti posizionando impianti dentali ai quali si possono agganciare ponti che sostituiscano più denti.
- A chi mancano tutti i denti: in tal caso si può sostituire tutta l’arcata dentale superiore o inferiore inserendo solo 4 o 6 impianti dentali a cui agganciare la protesi fissa circolare. Il vantaggio è che rispetto alla dentiera i denti saranno meno mobili e il palato sarà libero
In conclusione
La sostituzione dei denti mancanti è possibile in qualsiasi tipo di paziente in buona salute.
Le metodologie da utilizzare, i risultati e la funzionalità finale della protesi dipendono però da uno stretto rapporto di collaborazione tra medico e paziente, che devono lavorare insieme per scegliere le soluzioni e le tecnologie migliori del caso. Solo in questo modo il paziente potrà dirsi pienamente soddisfatto della situazione, sentendosi ascoltato, trattato in maniera professionale, per tornare ad una vita più tranquilla senza problemi dentali.
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